Rolling Stone, David Fricke ricorda Syd Barrett

Il sito italiano Rolling Stone ha pubblicato oggi un articolo dedicato a Syd Barrett, intitolato “Il diamante pazzo dei Pink Floyd”.

L’articolo porta la firma di David Fricke, giornalista americano che ha legato il suo nome proprio alla rivista Rolling Stone, della quale è stato anche capo redattore.

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Ecco un estratto dell’articolo: “Una sera, agli inizi del 1967, i quattro membri originari dei Floyd – Roger Waters, bassista, Richard Wright, organista, Nick Mason, batte- rista, e Syd Barrett, cantante e chitarrista – erano pigiati in un’auto mentre rientravano a Londra da un concerto fuori città e stavano discutendo del loro futuro. In quel momento erano il gruppo più discusso d’Inghilterra: pionieri psichedelici che mescolavano evasioni strumentali con i testi contorti e lisergici di Barrett. Mancavano poche settimane alla firma del contratto con la EMI – che li avrebbe resi compagni di etichetta dei Beatles – e alla registrazione del loro primo album, The Piper at the Gates of Dawn. «Era una di quelle conversazioni tra ragazzi, piene di testosterone, tipo: “Allora che si fa?”», ricorda Andrew King, uno dei manager del gruppo, che in quel momento era al volante. «Poi qualcuno ha buttato lì una battuta cinica, del tipo: “Fanculo l’arte, sono i soldi che contano”. E all’improvviso Barrett – profondi occhi scuri e vaporosi capelli mossi – dal sedile posteriore ha commentato con voce lieve: “Non dovresti dire così. Ho studiato arte per sette anni. È importante. È solo l’arte che conta”».

L’articolo completo è disponibile tramite questo link.