Roger Waters colleziona un nuovo riconoscimento alla sua arte e al suo impegno civile.
Al suo arrivo ieri a Montevideo in occasione del suo concerto del 3 novembre, l’artista è stato insignito del titolo di “ospite illustre” della città. A consegnare l’onorificenza, il sindaco di Montevideo, Oscar Curutchet, e la direttrice della Cultura del comune, Mariana Percovich. La motivazione di questo premio è per l’impegno di Waters, basato sulla loro lotta per la democrazia, l’uguaglianza e la libertà di pensiero.
Durante la cerimonia Mariana Percovich ha spiegato il significato del film “The Wall” per il suo popolo: “Era un film proibito dalla dittatura, così gli uruguaiani e gli argentini cercavano di vederlo attraversando da una riva all’altra nei tempi in cui erano ancora clandestini“. La Percovich ha usato per lui termini come “artivista” e “leggenda del rock e del pensiero libero“, aggiungendo: “Anche noi di questo team governativo crediamo nel potere dell’arte e della cultura di trasformare il mondo in un posto migliore“.
Waters ha preso così la parola e ha elogiato l’Uruguay e il suo ex presidente José Mujica.”È meraviglioso essere qui a Montevideo – ha affermato Waters – L’Uruguay significa molto nel resto del mondo. È un paese piccolo per popolazione, ma enorme in termini di influenza sul pensiero per il resto del mondo“. L’artista ha anche preso posizione nei confronti del neoliberalismo: “Il pensiero economico neoliberale individua l’accumulo di ricchezza come espressione del desiderio. La fretta di questa accumulazione di ricchezza può distruggere questo piccolo, fragile e bellissimo pianeta prima che i nostri figli e figli dei nostri figli si divertano“.
Waters ha preso posizione sullo scenario locale riguardante la droga, sottolineando il diverso approccio intrapreso dall’Uruguay nella guerra alla droga. Il musicista ha poi parlato di un libro che stava leggendo riguardante l’uruguay e le teorie di Pepe Mujica sulle droghe. Dell’argomento ne ha parlato con il suo amico Johann Hari, autore del libro “Chasing the Scream”, un libro che ricostruisce lo scenario sulla droga attraverso contributi e testimonianze di chi lo ha vissuto, suggerendo al pubblico di leggerlo. Waters ha poi affermato che “L’Uruguay è una luce brillante di speranza per noi e per il resto del mondo”.
Waters, che ha trovato anche il tempo per mettere su un simpatico siparietto con il traduttore che non riusciva a star dietro alla sua proverbiale verbosità, ha poi concluso: “Abbiamo pensato che Pepe Mujica e altri avessero l’intelligenza e il cuore per suggerire un altro modo. E un altro modo è imparare a comportarsi come una comunità globale. Con le leggi internazionali, con i diritti umani. Ridurre lo straordinario divario tra gli uomini più ricchi e il resto dell’umanità. Non voglio dire nient’altro … venite al concerto domani! “.
Il video completo amatoriale della cerimonia è disponibile qui: