Da oggi in edicola in Inghilterra e a breve nel resto del mondo il numero 96 di Prog, con copertina e intervista esclusiva a Gilmour. Il chitarrista ha risposto a tante domande, molte delle quali riguardano le sue chitarre in vendita il prossimo giugno. Tre le risposte di particolare interesse: nelle sue parole possiamo intravedere elementi interessanti sul suo futuro musicale.
Intanto questa risposta sulla vendita delle chitarre, nel caso sentisse il bisogno di riaverne qualcuna per incidere la sua muisca: “Se trovo che ho bisogno di qualcosa, darò la caccia alla persona che l’ha comprata e la riacquisterò, o ne comprerò un’altra quasi identica. La seconda opzione è molto più probabile”.
Gilmour non sembra poi aver chiuso totalmente con la musica, uno dei timori che ha serpeggiato tra i suoi fan alla notizia che stesse vendendo tutte le sue chitarre più storiche e iconiche. Infatti sembra che stia per acquistarne di nuove: “Ci sono posti in Inghilterra dove hanno una gamma di bellissime vecchie chitarre che puoi andare a vedere, suonare e comprare. Uno è un luogo acustico in cui andrò molto presto, con un po ‘di fortuna, nel Kent”.
La domanda finale riguarda quello che sarà il suo prossimo progetto musicale. Qui la risposta è più articolata: “Scrivo pezzi di musica. Lavoro. Non ho fatto molto ultimamente. Altre cose nella mia vita si stanno riordinando un po’. Entrerò in questo studio in cui siamo seduti al momento per ascoltare le centinaia di piccole demo che ho sviluppato, vedendo se riesco a riprendere il mio appetito per iniziare a registrare un album e fare tutto il resto. Iniziare questo, per me, è un progetto di circa quattro anni. La scrittura, la raffinazione dei pezzi, la registrazione. Il marketing di un album, fare un tour, prepararsi per le prove, ottenere i musicisti richiede molto tempo. Alla fine di solito trovo che mi ci sono voluti circa quattro anni per fare tutto, quindi è un impegno che ho ancora da fare, ma probabilmente ci arriveremo”.