Waters: “Vogliono uccidere Julian Assange”

Il 26 ottobre Roger Waters è stato ospite nella puntata numero 808 del programma di RT “Going Underground”, condotto da Afshin Rattansi.
Waters era in collegamento da New York e ha parlato per i primi venti minuti del programma. La discussione verteva sull’ultima audizione sull’estradizione di Julian Assange, tenuta a Londra il 21 ottobre presso la Westminster Magistrates Court, dove si è deciso di stabilire a febbraio nel corso di cinque udienze la richiesta di estradizione negli USA, respingendo inoltre la richiesta della difesa di un rinvio fino a maggio 2020 per poter studiare meglio le carte.
Il musicista ha dichiarato che a causa di questa scelta si vergogna di essere inglese, sostenendo che Regno Unito e Stati Uniti stiano facendo di tutto per eliminare fisicamente Assange.
Attualmente il fondatore di Wikileaks è recluso nel carcere di massima sicurezza del Belmarsh, nonostante abbia scontato la sua condanna per la pena inflitta in Inghilterra.
Il 21 ottobre Assange è apparso in aula dopo diversi mesi, preoccupando i suoi sostenitori – tra cui Waters. E’ dimagrito ma ha trovato la forza per protestare in aula.
Durante il programma Waters si è scagliato senza mezzi termini contro gli Stati Uniti, puntando il dito anche sull’appoggio politico di Washington al presidente neoliberista Sebastián Piñera, contro il quale in questi giorni il popolo cileno sta protestando in massa. Secondo Waters in Cile sembra essere tornato il clima di repressione militare di Pinochet.