Waters non vuole riunirsi ai Pink Floyd e annuncia nuovo album e libro di memorie

Se c’era bisogno di conferme, un video della Reuters diffuso ieri (3 luglio 2024) scioglie ogni dubbio sul futuro di Roger Waters, che ha risposto a una domanda su una possibile reunion dei Pink Floyd. Waters ha escluso fermamente che i Pink Floyd possano tornare insieme sul palco, specificando che al momento è “impegnato a fare altre cose” tra le quali il suo nuovo album e scrivere il suo libro di memorie.

Il sito della Reuters ha pubblicato anche un articolo nel quale Waters spiega i motivi del suo rifiuto, anticipando due suoi nuovi progetti futuri, un nuovo album e un libro di memorie. L’intervista con Roger Waters è stata raccolta a Londra il 1 luglio 2024 e sarà trasmessa integralmente a breve.
Ecco la traduzione dell’articolo:

LONDRA, 3 luglio (Reuters) – Roger Waters ha respinto l’idea che i Pink Floyd si riuniscano di nuovo sul palco, dicendo di essere “impegnato a fare altre cose”, tra cui lavorare a un nuovo album e scrivere un libro di memorie.
In un’intervista rilasciata a Reuters, il chitarrista e cantautore ha dichiarato di aver amato il periodo trascorso nel gruppo rock che ha co-fondato nel 1965, ma di non avere intenzione di esibirsi nuovamente con i suoi due ex compagni di band ancora in vita, il batterista Nick Mason e il chitarrista David Gilmour.
Waters, la forza creativa dietro album come “The Dark Side of the Moon” e “The Wall”, ha lasciato i Pink Floyd nel 1985 a seguito di divergenze personali e creative.
È stato coinvolto in controversie legali per l’uso del nome del gruppo, mentre i suoi ex compagni di band continuavano senza di lui.
Lui e Gilmour sono stati in disaccordo per anni in una delle faide più famose del rock, scontrandosi più recentemente sui social media per la guerra tra Russia e Ucraina.
Alla domanda se i tre avrebbero mai potuto esibirsi di nuovo insieme, Waters ha risposto: “No, per quale motivo?”.
Ha detto che l’idea di una reunion è come un bisogno nostalgico in alcune persone, ma ha aggiunto “non è in me”.

L’ultima volta che i Pink Floyd si sono esibiti insieme è stato in occasione del concerto di beneficenza Live 8 a Londra nel 2005, quando Waters si è unito a Mason, con cui è amico, a Gilmour e al tastierista Richard Wright sul palco.
“L’abbiamo fatto. E non me ne pento perché Rick (Wright) era ancora vivo, e sono molto contento che abbiamo avuto l’opportunità di fare almeno tre o quattro pezzi”, ha detto Waters.
“Abbiamo suonato abbastanza bene e alla gente è piaciuto. Sono davvero molto contento. Se voglio fare qualcosa di simile? No, soprattutto perché siamo rimasti in vita solo in tre”.
Wright è morto nel 2008. Il frontman originale Syd Barrett, che lasciò la band nel 1968 a causa del suo comportamento irregolare dovuto all’abuso di droghe, morì nel 2006.
A maggio Mason ha dichiarato alla Reuters che sarebbe stato aperto a una reunion, ma che Waters e Gilmour non avevano alcuna voglia di farlo.
“Sono occupato a fare altre cose… non ha nulla a che fare con il rancore o altro. Le persone sono diverse”, ha detto Waters.
“Io e David siamo persone molto, molto diverse e va bene così”.
Waters, 80 anni, ha detto che attualmente sta lavorando al suo nuovo album, intitolato “The Bar”, e a un libro di memorie.
“Ci sto lavorando da un paio d’anni… e ora sono in fase di editing. Quindi, sono un tipo impegnato”, ha detto.

Una versione più lunga dell’intervista ma che riguarda soltanto Assange e la sua recente liberazione è stata pubblicata ieri sul canale YouTube del portale MoneyControl: