La White Light e le luci della mostra “Their Mortal Remains”

Dopo il successo ottenuto con “EXHIBITIONISM“, la mostra dedicata ai Rolling Stones ospitata alla Saatchi Gallery di Londra nel 2016, la White Light ha ottenuto una importante conferma alla professionalità dimostrata in quella occasione, fornendo le proprie competenze anche per la mostra dei Pink Floyd.

Lo racconta Simon Needle, lo Special Projects Director della WL: “Siamo stati avvicinati da Terry Cook, Senior Designer della Woodroffe Bassett Design, che ci ha coinvolti nella mostra nel novembre del 2016 . Dopo aver lavorato con loro per la mostra di grande successo EXHIBITIONISM, ci hanno chiesto se fossimo in grado di svolgere un ruolo simile in questo progetto”.

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Lo spazio riservato alla mostra dei Pink Floyd alla V&A ha richiesto uno sforzo supplementare, come ricorda Needle: “Questa è una grande mostra che occupa tre spazi al V&A Museum. Grazie all’esperienza di aver lavorato per progetti analoghi in passato, sapevamo di avere sia il personale che la tecnologia per farlo. Ci sono più di 350 artefatti in mostra, quindi è importante che ciò che abbiamo fornito non fosse solo pratico per questo spazio ma che offrisse anche la giusta copertura per ogni singola caratteristica”.

Sono stati utilizzati una serie di apparecchi di illuminazione realizzati appositamente per la mostra, tra cui ETC Source Four Minis, ETC Source Four Irideons, ETC ColourSource LEDs, ETC Source Four Fresnels, Chauvet Ovation LED Profiles, Philips Color Kinetics iW Fuse Powercores, KKDC Global TiMi 504s e Selecon Fresnels. Sono stati forniti anche una serie di LED montati su binario, proiettori industriali e oltre 250 metri di luci flessibili LED.

La mostra precedente aveva chiuso i battenti l’8 marzo e la mostra dei Pink Floyd doveva essere pronta per l’8 maggio, per cui i lavori si sono svolti con particolare celerità.