Il Tribunale di Milano blocca il nuovo cd di Roger Waters

Le cancellature di Emilio Isgrò sui suoi quadri sono segni originali e non possono essere copiati, dunque il nuovo album di Roger Waters, Is This The Life We Really Want?, la cui copertina è visivamente molto simile alle opere dell’artista italiano, commette il reato di plagio e non può essere venduto in Italia. È questa la decisione della Sezione Specializzata in materia di impresa del Tribunale di Milano, presieduta da Claudio Marangoni, che ha rilasciato un decreto urgente che riconosce il plagio che si ripete nelle grafiche relative all’album e nel merchandising a esso relativo.
Alla Sony Music Entertainment Italy Spa, distributrice del disco prodotto dall’americana Columbia Records, è stato ordinato di bloccarne la vendita e distribuzione sia nei negozi che sulle piattaforme online, “in violazione dei diritti d’autore del ricorrente sull’opera “Cancellatura” del 1964 e sulle successive opere dell’artista”.
Secondo la giudice Silvia Giani il provvedimento sarebbe proporzionato in quanto non esclude la commercializzazione del disco con modalità esteriori differenti.

isgrò

Il provvedimento, che non ha precedenti, è stato adottato senza contraddittorio per motivi d’urgenza per “impedire la propagazione dell’illecito” e potrebbe pesare anche sulla vendita del disco in tutto il mondo.

La nuova udienza è fissata al 27 giugno, quando la Sony, che non intende rilasciare dichiarazioni sul provvedimento, potrà opporsi alla decisione di oggi.

Emilio Isgrò è uno stimatissimo artista di 79 anni, originario di Barcellona Pozzo di Gotto, in Sicilia ma risiede da quasi 60 anni a Milano. Le sue opere sono ospitate nei più grandi musei di tutto il mondo. Isgrò ha intanto rilasciato questa dichiarazione: “Quello che si è verificato è un plagio palese delle mie opere, in particolare delle opere esaminate dal Tribunale di Milano. Detto questo, e al di là di questo, Roger Waters è un artista che ammiro, e che mi piace molto. E magari, un giorno, avremo anche occasione di incontrarci”.