Requiem per “The Final Cut”

Padre Ezio Lorenzo Bono

Pink Floyd e religione? E perché no?
Oggi (11 maggio) è apparso online commento al Vangelo della V Domenica di Pasqua – Gv 15,1-8 (Io sono la vite e voi i tralci) firmato da Padre Ezio Lorenzo Bono, che ricorda quando nel 1983 uscì l’album “The Final Cut” dei Pink Floyd.

“Quarant’anni fa, quando ero poco più di un ventenne, uscì l’ultimo dei capolavori dei Pink Floyd “The Final Cut”. Era il 1983 e quella era la mia band preferita, avevo tutti i loro dischi e certamente quello fu uno dei gruppi musicali più grandi della storia del rock. Non era chiaro che cosa volessero intendere con quel “Taglio finale”, forse la fine del gruppo (anche se in seguito uscirono altre musiche loro), o più probabilmente la decisione del protagonista del brano che, in preda al dolore e alla disperazione, pensa di suicidarsi per mettere fine alla sofferenza. Proprio quando sta per suicidarsi arriva una telefonata (il cui contenuto non viene svelato) che cambia tutto ed egli desiste dal dare il “taglio finale” alla propria vita. Roger Waters che è il vero autore dell’album (anche se suonato dai Pink Floyd), sembra voler comunicare che quando tutto sembra finito e ci sentiamo sopraffatti dal dolore, avviene qualcosa di inaspettato che cambia la vita”.

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