L’Alta Corte londinese ha condannato Roger Waters per diffamazione, dopo la denuncia presentata nei suoi confronti e contro Al Jazeera dal regista John Ware (nella foto), che nel 2023 aveva realizzato il documentario The Dark Side of Roger Waters, nel quale si sostengono tesi antisemite attribuite a Waters.
John Ware è un giornalista e documentarista britannico, noto per il suo lavoro di inchiesta e per la realizzazione di documentari su temi di rilevanza sociale e politica. Ha lavorato per molteplici testate giornalistiche, tra cui la BBC, dove ha acquisito notorietà per il suo approccio investigativo. Tra i suoi lavori più noti c’è il documentario televisivo The Dark Side of Roger Waters, pubblicato nel settembre 2023 e realizzato in collaborazione con la Campaign Against Antisemitism, che esplora le controversie legate alle posizioni politiche e alle dichiarazioni pubbliche di Roger Waters, in particolare quelle considerate antisemite. Il suo lavoro giornalistico ha suscitato dibattiti per il suo approccio diretto e per le tematiche sensibili trattate.
Sulla versione online di Repubblica di oggi si legge:
«Un giudice dell’Alta Corte di Londra ha stabilito che Roger Waters ha diffamato il regista di The Dark Side Of Roger Waters dopo averlo dichiarato un “portavoce sionista bugiardo e intrigante“.
Il giornalista investigativo John Ware ha citato in giudizio sia il co-fondatore dei Pink Floyd sia la società di media Al Jazeera per diffamazione dopo che Waters lo ha definito un “portavoce sionista bugiardo e intrigante” e lo ha accusato di “tifare il genocidio dei palestinesi” durante un’intervista ad Al Jazeera.
Prodotto e presentato da Ware, The Dark Side Of Roger Waters raccoglie vari episodi di presunto antisemitismo mossi contro il musicista. Waters in precedenza aveva liquidato il progetto come “un pezzo di propaganda fragile e senza scuse”.
Il giudice Jennifer Eady ha stabilito che quella di Waters era una “dichiarazione di fatto” e non un’opinione onesta, come invece aveva sostenuto il musicista affermando di aver espresso semplici opinioni sulla condotta delle forze israeliane a Gaza e altre cose. La causa potrebbe ora sfociare in un processo.
Un portavoce della Campaign Against Antisemitism ha condiviso: “Accogliamo con favore questa sentenza sul significato della sfuriata senza senso di Roger Waters in seguito alla produzione da parte di John Ware del nostro documentario, The Dark Side of Roger Waters, che espone la storia di condotta infiammatoria del signor Waters nei confronti del popolo ebraico”.
Sul suo sito il musicista è intervenuto smorzando un po’ i toni ed ha scritto che il documentario “mischia indiscriminatamente cose che si presume io abbia detto o fatto in tempi diversi e in contesti diversi, nel tentativo di ritrarmi senza alcun fondamento come un antisemita”. Il doc contiene testimonianze di musicisti e collaboratori dell’ex Pink Floyd che raccontano episodi imbarazzanti a sfondo antisemita di cui il musicista si è reso protagonista dietro le quinte».
L’articolo di Repubblica è disponibile qui.