Sul canale YouTube Classic Album Review è stata pubblicata oggi un’intervista con il tastierista Trevor Horn, noto per la sua esperienza nei Buggles e nella band degli Yes. Nell’intervista, Horn ha ricordato la sua presenza al concerto dei Pink Floyd al Winter Gardens di Blackpool, il 21 marzo 1969. I suoi ricordi diventano però meno precisi quando racconta di aver acquistato il giorno successivo l’album Ummagumma, che in realtà sarebbe uscito soltanto otto mesi più tardi.
Domanda: Hai detto che nel marzo 1969 hai visto i Pink Floyd al Winter Gardens. Cosa ti ha colpito in modo particolare di Richard Wright e del suo modo di suonare?
Trevor Horn: Beh, Richard Wright aveva la stessa tastiera del tastierista della band in cui suonavo, che era un Farfisa Compact Duo, solo che la faceva passare attraverso un Echoplex. Ho pensato che suonasse benissimo. Mi piaceva il suono, sai suonava roba come Set The Controls For The Heart Of The Sun e non avrei mai pensato che un Compact Duo potesse suonare così. Ma non è questo che mi ha colpito dei Pink Floyd, quanto che fossero diversi da qualsiasi altra band che avessi mai ascoltato. Voglio dire, è stato tipo puoi fare una cosa del genere con una band. Capisci cosa intendo? Non avrei mai pensato a cose come Set The Controls, che mi ha davvero catturato, mi è piaciuto molto. E poi Roger Waters, insomma, che tipo strano. E tutta la sua Careful With That Axe Eugene e quella parte terribile delle urla e tutto il resto. È stato davvero incredibile. Ecco, questo è ciò che mi ha colpito di loro. E, sai, ho parlato con Nick Mason, il batterista, un tipo adorabile e si ricorda di quel concerto a Blackpool e ha detto che quando facevano quel tour, dei ragazzi ubriachi andavano davanti al palco e cominciavano a urlare loro: “Siete una merda, questa è una merda, siete fottutamente orribili”. Ha detto che prima lo ignoravano, ovviamente. Il giorno dopo sono uscito e ho comprato “Ummagumma” e da quel momento in poi mi sono piaciuti. Avevo un amico che era un gran fan di Miles Davis e mi piaceva il jazz, e ricordo che mi disse: “L’unico tastierista bravo in una pop band è quel tizio dei Pink Floyd”, qualcosa del genere.


