Lo pensa il chitarrista Yungblud, nome d’arte di Dominic Harrison, cantante, autore e attore inglese.
Intervistato sul mensile MusicWeek di luglio (a fianco la copertina, numero 1934), l’artista ha espresso la sua opinione sull’influenza dei feedback dei propri fai sui social subita dagli artisti contemporanei, e le conseguenti difficoltà scaturite dai feedback che arrivano in tempo reale sui profili degli artisti.
“È difficile essere su Internet, e la cosa più assurda dell’essere ‘di successo’ – qualunque cosa significhi oggi – è che si ha un’opinione in tempo reale”.
“Ti immagini se i Pink Floyd avessero avuto questa possibilità mentre facevano uscire The Dark Side Of The Moon? Probabilmente non l’avrebbero fatto, cazzo. Non avevano tutto il mondo al telefono che diceva: ‘Sei malato, sei una merda, sei falso, sei un bugiardo, sei scemo, ti odio, ti amo, mia sorella ti ama, bla, bla, bla’”.
“La gente ti ama o ti odia, ed è davvero difficile da gestire perché diventi un cazzo di ketchup”.
“È come se tu amassi il ketchup sulla tua salsiccia al bacon o lo odiassi, cazzo”. Una volta che mi sono messo in testa, ho pensato: ‘È proprio così che deve andare’”.